LA STORIA DISPERATA DI QUESTI DUE SPLENDIDI CANI................NON VI CHIEDO NULL'ALTRO CHE LEGGERE E DECIDERETE POI VOI SE DIFFONDERE E AIUTARLI. IL MONDO SI è DIMENTICATO DI LORO, OLTRE AD ESSERSI ACCANITO CONTRO DI LORO............

Un giorno di diversi anni fa eravamo una splendida coppia di pastori alsaziani.

Poi un ricco negoziante, il nostro padrone, ci ha abbandonati  in un lager e dopo anni di incuria, negligenza e martiri stiamo sopravvivendo così, senza niente.

Non chiedeteci quanti anni abbiamo, i volontari non sono riusciti a saperlo con certezza.

Forse 8/10 anni.

Intorno a loro un’omertà penosa, nessuno voleva sapere di noi, nessuno voleva dirgli dove fossimo,  nessuna responsabilità sul perché e per come, per il nostro proprietario potevamo essere già morti.

La mia lupa forse ha trovato un posto degno della sua bellezza amorevole ma io non posso andare, non è possibile…

Cerchiamo insieme, se possibile, qualcuno che ci  tenga stretti tra cuore e anima…

Così, prima di rinunciare completamente a lei, e lei a me chiediamo a qualcuno che ci legga ora di adottarci insieme, un ultimo tentativo da richiedere a questa vita…

La mia compagna stà bene fisicamente ma ha un triste mondo negli occhi che si riaccende solo se ci si perde nel suo sguardo languido di cane negato e lasciato macerare fino alla fine.

Io, invece, nell’inutile trascorrere di questi anni mi sono ammalato di leishmania, sono maschio, e dopo mesi e mesi di trascuratezza, ora i miei valori sono alle stelle.

La malattia ha attaccato ferocemente i miei occhi in pochi mesi.

Le foto del prima e dopo lo confermano.

Uno è grande come una pallina di ping pong, iniettato di sangue, pulsa terribilmente, fa un male incredibile ma non piango, né mi lamento.

L’oculista dice che probabilmente dovrò toglierlo, ho una cherato-uveite molto avanzata, la pressione oculare è altissima, rischio ulcere e gravi infezioni.

L’altro è opaco, ma forse non compromesso del tutto, ho fatto anche una puntura oculare di antinfiammatorio per cercare di recuperare il salvabile almeno qui, chissà se riuscirò. Tra una settimana, il 16 Maggio, tornerò per controllo. Non ho fatto un fiato, mi lascio manipolare e accarezzare anche se ho paura.

Sono ancora autonomo, cammino piano, a volte urto qualche oggetto ma tutto sommato riesco a cavarmela.

“E così… Non potrò più vederti compagno di vita che mi hai abbandonato, semmai Dio mi darà la possibilità di incrociare i tuoi occhi un’ultima volta…

Resta ancora poco tempo forse prima che il buio arrivi delicatamente e imperiosamente in me, senza che mi lasci il tempo di mirare ancora la mia dolce compagna di vita, senza poter condividere gli sguardi d’amore dei nostri occhi… A breve non potrò più intravedere neanche chi stà provando a cullarmi tra le sue braccia per cercare di alleviare le nostre pene e curarmi, forse inutilmente…

Poi non vedrò più nulla… neanche te che magari proverai  a salvarci…”

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